Un nuovo tipo di famiglia

Generalmente si fa riferimento a un modello di famiglia tradizionale, non necessariamente caratterizzata dal matrimonio ma pur sempre nucleare, sorta dalla scelta di due soggetti che sperimentano la convivenza e decidono di generare figli, nella prospettiva del rispetto, della fedeltà e dell’impegno educativo.

Ma esistono altri modelli familiari, oggi sempre più comuni, nel cui ambito vengono a trovarsi gruppi di provenienza diversa, che devono affrontare il difficile compito di amalgamarsi tra loro.

Vi sono famiglie in cui uno dei partner reca con sé i figli avuti in una precedente unione; altre in cui entrambi i membri della coppia introducono i propri figli nel nuovo contesto; altre ancora che decidono di ampliare il gruppo già consistente generando altri bambini, oppure adottandone o chiedendone in affidamento uno o più di uno – così da creare vere e proprie piccole comunità, spesso allegre e variegate, ma talvolta afflitte da incomprensioni e malintesi strategici e di gestione.

Le famiglie così allargate possono costituire luoghi straordinari di crescita e di esperienza, ma richiedono una grande buona volontà da parte di tutti, una tolleranza e un’intelligenza psicologica che non sempre sono patrimonio di ciascuno: occorre distinguere i ruoli, sapere quali siano i confini, distinguere la funzione amicale di un genitore acquisito da quella educativa, persino punitiva, del genitore biologico. E i nuovi fratelli? Sapranno rispettare tradizioni, gusti, ricordi degli uni e degli altri, senza prevaricare o esprimere giudizi spiacevoli?

In che modo lo psicoterapeuta potrà aiutare queste famiglie, nei momenti di maggiore difficoltà?

Nel caso di problemi destabilizzanti, l’esperto potrà intervenire con efficacia grazie al confronto delle storie, alla loro integrazione nel nuovo quadro familiare, ad una lettura comparata delle risorse di ognuno. Ascolterà i diversi gruppi sia insieme che separatamente, selezionando le esperienze comuni e potenziandone il significato, sulla base degli obiettivi che la nuova famiglia avrà posto in primo piano. Occorrerà mettere in gioco una profonda conoscenza del metodo sistemico e dell’analisi individuale, così da creare linee di convergenza e conformità di intenzioni. Il risultato potrà essere la fondazione, nella famiglia ricostituita, di un orizzonte comune, che sia garanzia di sostegno scambievole e luogo di partenza verso un futuro sereno, mutuato sulle singole peculiarità.