La psicoterapia sistemico-relazionale

Sia che si lavori con il soggetto singolo, la coppia o la famiglia, la Psicoterapia Sistemico-Relazionale parte dal presupposto che l'individuo non sia una monade (come sostiene Leibnitz), ma riassuma nel proprio Io e nei suoi principali atteggiamenti (sia espliciti che negati o rimossi) le norme del sistema storico e sociale di riferimento.

In questo meccanismo gioca un ruolo notevole la famiglia d'origine – della quale si riscontrano gli interventi e/o le assenze, e che tende a riproporsi sia nelle scelte imitative sia in quelle di fuga o rifiuto: la famiglia è comunque e sempre lì, amata, odiata, respinta o evocata come supporto.

Nello stesso modo entrano in gioco, nella formazione dell’Io, i sistemi sociali e culturali che ne hanno accompagnato e condizionato la crescita - anche in questo caso nelle due forme antitetiche della condivisione dei principi o del loro capovolgimento (con tutte le forme intermedie che l’intelligenza umana può elaborare).

Il nostro modello di intervento psicoterapeutico si basa sulla visualizzazione del cosiddetto genogramma, ovvero sulla ricostruzione storica (relativa a tre generazioni) degli eventi e delle dinamiche  familiari più tipici e significanti: attraverso tale lettura, che è diacronica e sincronica nello stesso tempo, il terapeuta riuscirà ad avvalersi di numerosi spunti interpretativi, utili a motivare schemi di comportamento e modalità ricorrenti di scambio interpersonale.